mercoledì 27 gennaio 2016

Interior Design da museo, solo da museo!

Ciao a tutti,

Probabilmente avendo un'indole più razionale, che poetica, non riesco a cogliere l'infinita bellezza che si cela dietro questi pezzi,  ma vi assicuro che quando si dice:
<< E' un pezzo da museo>> in riferimento agli arredi, dalle mie parti vuol dire che non se lo metterebbe nessuno in casa!

Il mio lavoro mi porta alla ricerca della fattibilità, della funzionalità, del gusto. 
Mi dispiace dirlo, ma questi pezzi possono stare solo in un museo, sono troppo strani!


Iniziate a dare uno sguardo, e vediamo se la pensate come me.

Non discuto affatto la finezza dei particolari e l'altissimo pregio delle Animal Chairs di Maximo Riera, scultoree, ma lo sconcerto del primo impatto le rende indimenticabili per il motivo sbagliato.




Gotiche, impressionanti e grottesche.
L'artista Simone Rafaeli crea oggetti quotidiani, che sembrano fatti di carne. Mammamia che impressione.






Pop e ironica, la poltroncina di Valentina Glez Wohlers.
Ispirata al fico d'india, con tanto di aghetti, sarà anche divertente ma la trovo kitch e pacchiana.


Il Sensory Deprivation Skull, (già il nome provoca l'ansia), di Joep van Lieshout, è un rifugio dal disordine e dallo stress della vita contemporanea. 
Ottimo, per un allestimento di Halloween.



Non ci crederete mai...
Ebbene, si! Questo è il letto più costoso del Mondo.
La fabbrica americana Parnian ha realizzato con materiali pregiatissimi questo pezzo da museo, sembra una bara art decò.



Victor Brauner e il suo Loup-Table, surreale e orribile allo stesso tempo.


"Non importa che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli." (Oscar Wilde) 

Leggi anche Ironia e design.
               E tu, te lo metteresti?




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